Lello Arena, direttore artistico del Teatro Cilea
Il maestro Arena si avvicinò giovanissimo al teatro, spinto soprattutto dall’amico Massimo Troisi. Insieme a quest’ultimo e altri amici (tra cui Enzo Decaro) formò il gruppo Rh-Negativo, inaugurando un nuovo tipo di teatro che attingeva alla farsa napoletana e al cabaret. Nel 1977, il gruppo (rinominato successivamente “La Smorfia”) si assottigliò e rimasero solo Troisi, Arena e Decaro. Il trio esordì al Teatro San Carluccio di Napoli, poi approdò al cabaret romano La Chansone. Successivamente si esibirono in radio ed infine in tv. Il trio rimase attivo dal 1979 fino all’inizio degli anni ottanta, mettendo in scena una vasta gamma di sketch.
Tra i suoi lavori cinematografici si ricordano “Ricomincio da tre”, “No grazie, il caffè mi rende nervoso”, “Scusate il ritardo”. Per quest’ultimo, venne anche premiato con il David di Donatello come miglior attore non protagonista. Dopo altri film con grandi protagonisti del cinema italiano come Alberto Sordi, Ugo Tognazzi e Carlo Verdone, si è cimentato nella regia e nella sceneggiatura con “Chiari di luna”, in tv con “Il principe azzurro”. Nel 2003 diede la voce a Pulcinella nel film d’animazione “Totò Sapore e la magica storia della pizza”. Il teatro ha sempre giocato un ruolo fondamentale nella vita di Lello Arena, innumerevoli le sue interpretazioni in opere teatrali. Per citarne alcune: “La casa al mare” di Vincenzo Cerami per la regia di Luca De Filippo, “La vedova allegra” di Franz Lehar per la regia Gino Landi, “Il tartufo” di Molière per la regia Benno Besson, “AULULARIA” di Tito Maccio Plauto per la regia Aldo Giuffrè, “I Menecmi” di Tito Maccio Plauto per cui cura anche la regia e l’adattamento, “La trilogia della villeggiatura” di Carlo Goldoni per la regia di Luca De Fusco, “Don Chisciotte” di Ruggero Cappuccio liberamente ispirato all’opera di Miguel De Cervantes per la regia Nadia Baldi, “Lo scarfalietto” di Eduardo Scarpetta con la regia di Geppy Gleijeses, “Finale di partita” di Samuel Beckett per la regia di Lluis Pasqual, “L’Uomo, la Bestia e la Virtù” di Luigi Pirandello con la regia di Giuseppe Di Pasquale, “Parenti serpenti” di Carmine Amoroso con la regia di Luciano Melchionna, “Miseria e Nobiltà” di Eduardo Scarpetta per il quale cura l’adattamento insieme al regista Luciano Melchionna, “Fatti e canzoni” di Lello Arena, Enzo Avitabile, Mario Esposito.
Trova forze, energie e compagni di avventura per poter essere sempre :
– Azione e non reazione.
– Movimento e non posizione.
– Ruscello e non palude.
– Spinta e non resistenza.
– Metamorfosi e non paralisi.
Le 9 regole del Direttore
Seconda regola
Una buona idea è una buona idea sempre. Anche se non l’hai avuta tu!
A te il compito di trovare risorse, occasioni, persone ed opportunità per farla diventare reale e concreta. Con uno slancio ed una passione superiori a quelli che avresti messo in campo per la migliore delle tue idee!
Terza regola
Fai tu, prima di chiedere agli altri di dare una mano. É un buon modo di obbligare tutti a fare la propria parte, il proprio dovere.
Quarta regola
Se ti dicono che qualcosa non è mai stato fatto in maniera differente prima di ora, non desistere. Il fatto che nessuno abbia fatto quella cosa diversamente non significa certamente che non la si possa cambiare, o tentare altre strade.
Cerca di innovare, di creare nuovi percorsi e rotte alternative da mettere a disposizione di tutti. Se poi riesci a farlo nel rispetto e nella memoria consapevole della tradizione dalla quale provieni, sarai ancora più sicuro di essere sulla via giusta.
Quinta regola
Diffida sia dei sognatori che non sono mai riusciti a realizzare neanche uno dei propri sogni sia di quelli che ti dicono che sono solo desideri e, in quanto sogni, non possono mai diventare realtà.
Sesta regola
Se non sai, chiedi e impara ! Se sai, rispondi e insegna !
In entrambi casi, non pensare di aver guadagnato alcun merito solo perché lo hai fatto.
Settima regola
La qualifica “artistico” accanto al nome di direttore non significa che tu sia fatto a regola d’arte o che abbia particolari parametri estetici adeguati alla nomina. Vuol dire solo che tutti si aspettano da te che contribuisca a facilitare, nelle forme e nella sostanza, tutte le cose che allo stato dell’arte appartengono. Questo è tutto !
Nella peggiore delle ipotesi potrai sempre renderti utile quando qualcuno chiederà : “ Mi faccia parlare con il Direttore . . . “
Ottava regola
Se sbagli, non chiedere agli altri di risolvere i problemi causati dai tuoi errori. Fai sempre quello che dici.
Mantieni sempre le promesse fatte. Non creare false aspettative.
Considera sempre successi e bersagli colpiti come frutto del lavoro di tutti.
Non portare da solo il peso dei problemi e delle difficoltà che incontri nella realizzazione di un progetto comune.
Nona regola
Se, prima o poi potrebbe succedere, ti ritrovi a dire cose tipo :
“ Non si può fare ! “
“ O si fa come dico io, o me ne vado ! “
“ Questo non è un mio problema ! “
“ Voglio sapere subito di chi è la colpa di questo disastro ! “
“ Per me va bene tutto ! Per me è uguale ! “
“ Posso solo fare una cosa per volta ! “
Fatti qualche domanda e considera seriamente la possibilità di affidare il tuo ruolo a qualcuno che abbia energie fresche e idee nuove.